Con la Lira e con la Spada - Goffredo Mameli, ricordi ed emozioni per un giovane patriota

Davanti al Casino dei Quattro Venti al Gianicolo, il 3 giugno 1849, mentre infuria una drammatica battaglia tra difensori della Repubblica Romana e truppe francesi filo pontificie, un ragazzo di poco più di vent’anni cade ferito ad una gamba. Una ferita banale che presto degenera, conducendo il giovane poeta, giunto da Genova animato dal più fervente spirito repubblicano e imbevuto del pensiero di Giuseppe Mazzini, a una precoce e dolorosissima morte.

Giovedì 6 Luglio, ore 21.00

Graziella Antonucci canto
Marco Quintiliani  accompagnamento musicale 
Mara Minasi voce narrante
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Il 6 luglio del 1849, dopo più di un mese di agonia tra le cure amorevoli delle infermiere dell’Ospizio della Trinità dei Pellegrini, scompare cosi Goffredo Mameli, poeta delicato e appassionato. Una perdita irreparabile e di grande valore simbolico, percepita come tale anche dal nemico per l’entusiasmo, la giovinezza, l’acume politico e la gentilezza dell’animo, per la penna tagliente e appassionata.
Dopo una prima sepoltura monumentale al Verano, dove ancora è possibile imbattersi nella sua tomba divenuta ormai cenotafio, dal 1941 le sue spoglie riposano al Gianicolo al Mausoleo Ossario Garibaldino, poco lontano da dove avvenne il fatale ferimento. E proprio qui, nella platea antistante l’area monumentale, la sera di giovedì 6 luglio 2016, alle ore 21.00, si terrà un omaggio in musica e versi in onore del giovane patriota genovese autore del Canto degli Italiani, divenuto poi l’Inno Nazionale Italiano. 
Nel corso della serata si alterneranno canti patriottici rievocativi dell’atmosfera infuocata del biennio rivoluzionario 1848-1849 e brani rievocativi della bella e poetica figura del giovane guerriero: la voce di Graziella Antonucci (con l’accompagnamento musicale di Marco Quintiliani) ridarà corpo all’entusiasmo febbrile della primavera dei popoli culminata nell’esperienza esaltante della Repubblica Romana del 1849, mentre i commossi ricordi di Garibaldi e Mazzini, che amarono teneramente in lui il poeta ispirato e il coraggioso combattente, rivivranno nelle pagine rievocate  dalle parole di Mara Minasi.
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L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale- Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
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Per l’occasione l’area monumentale osserverà nel corso della giornata un’apertura straordinaria prolungata, dalle ore 10.30 alle ore 23.30.

Locandina