Tra la tormenta e il rombo del cannone

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04/11/2018
Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina

I Canti della Grande Guerra al Museo della Repubblica Romana, in ricordo della fine del conflitto. Nella storica data del 4 novembre per rievocare la tragedia della Prima Guerra Mondiale.

Al Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina si terrà il concerto Tra la tormenta e il rombo del cannone. Canti della Grande Guerra, in occasione della giornata che sancì storicamente cent’anni orsono la fine delle ostilità dopo la vittoriosa battaglia di Vittorio Veneto.

La musica ha sempre accompagnato i momenti più significativi della storia dell’uomo e ha fatto da sempre parte anche della vita dei soldati, nei campi di battaglia o nelle retrovie: sono tanti infatti i canti nati in quelle dolorose circostanze per dare voce al caleidoscopio di emozioni e sentimenti associati agli eventi bellici, nelle fasi preparatorie come nell’urto delle battaglie.

Le canzoni di questo concerto – promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali – rievocano in questo caso la tragedia della Prima Guerra Mondiale: parlano delle sofferenze subite al fronte, descrivono i luoghi delle battaglie, raccontano il dolore per i lutti, la struggente nostalgia della casa, della madre lontana, ma anche la speranza di rivedere la donna amata, che aspetta il soldato nel luogo natio.

Sono brani toccanti che, a cent’anni dal celebre proclama di Diaz che il 4 novembre del 1918 diramò la notizia della firma dell’armistizio e della conseguente cessazione della Grande Guerra, risuoneranno ancora tra le pareti del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina in omaggio alle sofferenze immani patite dai soldati e dai loro cari nei quattro anni della guerra appena conclusa e per continuare a far riflettere sulla tragedia di un conflitto che causò oltre nove milioni di vittime tra i soldati e circa sette milioni tra i civili.

Al coraggio e alla generosità di quegli uomini che seppero tener testa con sacrificio alle agguerrite truppe austro-tedesche e condurre l’Italia alla fine del conflitto è dedicato questo concerto, che si avvarrà della voce di Graziella Antonucci (autrice di un’accurata ricerca storica sui brani selezionati) e della chitarra di Marco Quintiliani.
Per non dimenticare la fragile, forte umanità che fu travolta da una tragedia per tanti versi disumana.

Graziella Antonucci
Docente di Lettere, da anni si occupa di musica popolare, anche come ricercatrice sul campo. Ha studiato canto contadino con Giovanna Marini presso la "Scuola popolare di Musica di Testaccio", a Roma. Ha fatto parte di vari gruppi di musica tradizionale e ha partecipato a molti spettacoli del teatro romanesco del “Gruppo Teatro Essere” di Tonino Tosto. È stata una delle voci della “Bosio Big Band” di Ambrogio Sparagna, col quale ha compiuto tournées in Europa, e ha collaborato col Maestro Anton Giulio Perugini, sotto la cui Direzione ha eseguito Laudi Medievali a Roma e a Todi. Ha tenuto concerti per il Comune e la Provincia di Roma e per altri Comuni. Ha svolto importanti ricerche di canti tradizionali nel territorio laziale, di canti popolari legati al Risorgimento, alla Storia italiana della prima metà del ‘900 e alla condizione femminile.

Marco Quintiliani (Chitarra, seconda voce, armonica)
Docente di Scienze, ha intrapreso da giovanissimo lo studio della chitarra e ha fatto parte del Coro “Going Gospel” diretto dal Maestro Giacomo Dell’Orso. Da alcuni anni collabora con Graziella Antonucci, curando l’arrangiamento musicale e realizzando con lei gli ultimi sette CD.

Da sempre la musica ha fatto parte della vita dei soldati nei campi di battaglia o nelle retrovie e tanti sono i canti nati in quelle dolorose circostanze. Le canzoni di questo Concerto si riferiscono alla Prima Guerra Mondiale: parlano delle sofferenze patite al fronte, descrivono i luoghi delle battaglie, raccontano il dolore per i lutti, la struggente nostalgia della casa, della madre lontana, ma anche la speranza di rivedere la donna amata, che aspetta il soldato nel luogo natio.
Sono canzoni toccanti, che, a cent’anni dallo scoppio della Grande Guerra, ci fanno riflettere sulla tragedia di un conflitto che causò oltre nove milioni di vittime tra i soldati e circa sette milioni di vittime civili. La raccolta nasce da un’accurata ricerca condotta da Graziella Antonucci.

PROGRAMMA
Fuoco e mitragliatrici
Era una notte che pioveva
Maledetta la guerra
Monte Canino
Ninna nanna della guerra
Regazzine vi prego
Gorizia
La canzone del Piave
Quando fui sui monti Scarpazi
Il General Cadorna
‘O surdato ’nnammurato
E vui durmite ancora

Informazioni

Luogo
Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina
Orario

Domenica 4 novembre 2018
Ore 21.00

Biglietto d'ingresso

Libero fino a esaurimento posti

Informazioni

Tel. 060608 (tutti i giorni 09.00 - 19.00)

Tipo
Evento|Concerto

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